Toccando argomenti come benessere, salute naturale, alimentazione e temi connessi, si sente spesso parlare di radicali liberi. È una terminologia di uso ormai comune che ricorre nelle nostre conversazioni e il cui significato si dà un po’ per scontato, senza magari esserci mai soffermati a capire davvero di cosa si tratta.
COSA SONO I RADICALI LIBERI?
Per capire realmente l’argomento, occorre rispolverare le nostre conoscenze base della chimica.
Partiamo quindi dagli atomi, ovvero le particelle più piccole di un elemento chimico. Ci ricorderemo forse che sono circondati da elettroni che gli ruotano attorno, disposti su diversi livelli detti “orbitali atomici”.
In pratica, i radicali liberi sono atomi o molecole (particelle costituite da due o più atomi) instabili che al loro interno contengono uno o più elettroni spaiati in un orbitale atomico.

Queste molecole cercano di riequilibrare la loro carica elettromagnetica e recuperare l’elettrone mancante sottraendolo alle molecole vicine, che in questo modo vengono a loro volta danneggiate, sviluppando una reazione a catena.
Queste molecole cercano di riequilibrare la loro carica elettromagnetica e recuperare l’elettrone mancante sottraendolo alle molecole vicine, che in questo modo vengono a loro volta danneggiate, sviluppando una reazione a catena.

COME SI CREANO I RADICALI LIBERI?
I radicali liberi sono la conseguenza di reazioni chimiche fisiologiche che utilizzano l’ossigeno e si producono nei normali processi metabolici essenziali nel corpo umano (collegati alla respirazione, all’alimentazione, all’attività fisica…) o derivano da fonti esterne come l’esposizione a raggi X, ozono, fumo di sigaretta, inquinanti atmosferici e prodotti chimici industriali.

La formazione di radicali liberi avviene continuamente nelle cellule ed è in qualche modo inevitabile e necessaria. La respirazione cellulare, all’interno dei mitocondri, è connessa alla produzione di energia ed ha come conseguenza la formazione di radicali liberi. Lo stesso avviene durante l’esercizio fisico e l’attività muscolare.
L’organismo, inoltre, utilizza i ROS (Reactive Oxygen Species, le “specie reattive dell’ossigeno”, ovvero i radicali liberi a maggior diffusione) per contrastare con la loro forza ossidante elementi patogeni come batteri e virus, quindi la loro presenza è in parte funzionale al sistema immunitario.
Una presenza eccessiva di radicali liberi all’interno dell’organismo costituisce però un problema, perché la reazione a catena cui si accennava sopra, se non controllata, induce la condizione nota come stress ossidativo, caratterizzata da danni cellulari che potrebbero causare malattie e accelerare l’invecchiamento.
Si ritiene infatti che i radicali liberi siano anche i responsabili dei cambiamenti nell’aspetto legati all’età, come rughe e capelli grigi.

Sebbene i radicali liberi siano prodotti naturalmente nel corpo, i fattori legati allo stile di vita possono accelerarne la produzione.
Gli antiossidanti sono la naturale protezione contro i radicali liberi, sono molecole che interagiscono con i radicali liberi e li neutralizzano donando loro l’elettrone mancante.

L’organismo stesso ha sviluppato dei meccanismi di difesa propri per contrastare lo stress ossidativo, ad esempio con la produzione di enzimi, sostanze ossidanti e processi in grado di neutralizzare i radicali liberi e riparare i danni che essi possono causare.

Scegliendo uno stile di vita adeguato e dando la preferenza a cibi antiossidanti nella nostra alimentazione, possiamo sicuramente aiutare l’organismo ad arginare gli effetti deleteri dei radicali liberi.
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